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Le aree del Parco

Diversi settori della città romana di Suasa sono stati messi in luce nel corso degli anni di indagine.

La Domus dei Coiedii

Le campagne di scavo effettuate in questo ultimo ventennio hanno consentito di riportare in luce i resti di una grande abitazione privata (domus) situata lungo il principale asse viario della città di Suasa, in una zona compresa tra il Foro e il sistema del Teatro e Anfiteatro.

 

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Il Foro

Il complesso edilizio del foro è costituito da una grande piazza centrale, cui si accedeva dalla strada tramite un ingresso monumentalizzato; intorno alla piazza, su tre lati si dispongono tre bracci di portico colonnato su cui si apre una serie di vani rettangolari di dimensioni fra loro simili. Intorno, correvano strade raggiungibili tramite alcuni ingressi posteriori.

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L' Anfiteatro

L’anfiteatro romano di Suasa è situato ai limiti del pendio collinare che cingeva a oriente la città, asservito dalla viabilità che tagliava ortogonalmente quella principale a nord del Foro. Si trovava al margine di un settore della città occupato da complessi pubblici e privati di elevato tenore architettonico: Foro, Domus dei Coiedii, Teatro.

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Domus repubblicana

La domus repubblicana è una abitazione privata d’età medio-repubblicana che testimonia la fase urbanistica pre-municipale di Suasa. L’edificio, infatti, ci rimanda alle prime fasi di piena pianificazione urbanistica della città, avvenute all’indomani delle assegnazioni viritane della LexFlaminia (232 a.C.).

Teatro

Il teatro, individuato con una campagna di fotografia aerea effettuata nel 2003, è ubicato tra la Domus dei Coiedii e l’anfiteatro. Nel 2004 sono stati eseguiti alcuni saggi di scavo che hanno attestato l’integrità della struttura. 
Le parti messe in luce sono state rinterrate per motivi di conservazione e sono in attesa di un auspicato avvio di regolari campagne di scavo e restauro per il suo completo recupero.

La necropoli

Lungo il tracciato del decumano massimo, ma all’esterno della città erano situate le aree di necropoli, una a sud e una a nord. La necropoli settentrionale, ancora poco esplorata, ci ha restituito il basamento di un grande monumento funerario “a podio”. In quella meridionale, oggetto di alcune sistematiche campagne di scavo, sono stati messi in luce i resti di quattro grandi tombe monumentali, una quarantina ad inumazioni semplici e tre ustrina, luoghi di cremazione dei defunti. 
La necropoli è stata in uso dal periodo tardorepubblicano (I sec. a.C.) al tardoantico (IV-V sec. d.C.). Alla fase più antica sono riferibili i monumenti funerari a dado e gli ustrina. Ad una fase medioimperiale (II sec. d.C. – III sec. d.C.) appartengono, invece, inumazioni di diversa tipologia: alla cappuccina, in cassa laterizia, in fossa terragna. All’ultima fase appartengono alcune tombe che reimpiegano elementi architettonici funerari spogliati da sepolture della prima età imperiale. 
Gli oggetti di corredo, i materiali architettonici e le epigrafi recuperati sono ora esposti nel Museo Civico Archeologico di Castelleone di Suasa, mentre entrambe le aree di necropoli sono state rinterrate in attesa del restauro che ne permetterà la fruizione.

Edificio 4

A meno di cento metri a sud della domus dei Coiedii, lungo l’asse viario principale della città, è stato individuato e parzialmente scavato un complesso edilizio denominato Edificio 4.
L’edificio è articolato in diversi settori: verso la strada una serie di vani, (alcuni pavimentati con mosaici figurati in bianco e nero, altri con esagonette fittili e cocciopesto) che si affacciano su corridoi mosaicati in monocromo bianco; A est di questo una complessa sequenza di ambienti tra i quali uno con suspensurae fittili e un altro con un lato absidato. Tra i mosaici figurati spiccano quello con canovaccio a “cassettoni” con riquadro centrale in cui campeggia una testa di Oceano, circondato da motivi a tema marino e quello a losanghe.

L’edificio, da ricondurre al periodo medioimperiale, ma forse con impianto originario più antico, può essere interpretato, con tutte le cautele, come complesso pubblico a carattere termale.

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